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A Frabosa Soprana rinasce la foresta sradicata


La violenta bufera d’aria dello scorso 6 marzo, che ha colpito soprattutto il Monregalese e il Cuneese, ha causato danni anche alla località Pineta San Carlo, oltre gli ottocento metri di quota nel Comune di Frabosa Soprana. Infatti, una quarantina di pini silvestri di grandi dimensioni piantati nell’area sulla quale sorge un’antica chiesetta, meta di numerosi visitatori, e da cui è possibile ammirare lo splendido panorama sottostante, sono stati sradicati dal vento e alcuni dei dieci rimasti in piedi presentavano condizioni critiche di stabilità.

Il Comune, per rimettere a posto la zona di cui è proprietario, ha chiesto aiuto ai Forestali della Regione. A intervenire è stata la squadra delle Valli Monregalesi, con quattro persone coordinate dal direttore lavori Stefano Agù. Le operazioni si sono concluse alcuni giorni fa.

“Il Comune – spiega Agù – ha sistemato la strada sterrata di accesso alla Pineta, permettendoci di raggiungerla con i nostri mezzi. Abbiamo tagliato i rami e i tronchi dei pini caduti a terra. Il tutto è stato accatastato in due punti di raccolta. Lo stesso Comune deciderà cosa farne. Rimane da risolvere il problema delle ceppaie che sono state messe in sicurezza ma che, con le attrezzature a nostra disposizione, non possiamo spostare. Però vanno tolte, in quanto, essendo la zona molto frequentata, offrono un’immagine poco consona alla bellezza del luogo”.

Inoltre?
“Abbiamo anche tagliato quegli esemplari ancora rimasti in piedi che, al presentarsi di altre intense raffiche di vento, avrebbero potuto facilmente cadere. Non abbiamo invece toccato quelli nelle migliori condizioni di stabilità”.

Vista la zona panoramica e frequentata sarà necessario la messa a dimora di altre piante?
“Certamente, ma non più pini perché in quell’area il terreno molto pietroso non consente agli alberi resinosi di affondare le radici verso il basso, compromettendone l’equilibrio”.

L’assessore regionale alle Foreste, Alberto Valmaggia, è soddisfatto: “Si tratta di uno dei tanti preziosi interventi dei nostri forestali che ogni giorno lavorano per dare risposte concrete alle comunità locali, soprattutto montane, nell’ottica di rendere sicuro lo straordinario patrimonio boschivo piemontese e di prevenire i possibili danni idrogeologici del territorio”.