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Come gustare al meglio la carne Piemontese


La carne bovina di razza piemontese gode di un meritato apprezzamento da parte dei consumatori per le sue eccezionali qualità organolettiche e alimentari, ma per poter godere appieno dei suoi valori, è quasi sempre necessario che si trovi… in buona compagnia, insieme cioè a condimenti, salse e verdure che siano in grado di meglio evidenziarne le straordinarie caratteristiche di gusto e di nutrizione.

Se ne è discusso domenica 8 ottobre in un agile ed interessante talk show di campagna, alla Giornata della Piemontese che da nove anni il Cipa-at Piemonte organizza a Repergo di Isola d’Asti con il sostegno tecnico e logistico della Confederazione italiana agricoltori di Asti ed il patrocinio della Provincia di Asti, presente per l’occasione con il presidente Marco Gabusi.

Ospiti dell’Isola della Carne della famiglia Capra, il noto nutrizionista e dietologo prof. Giorgio Calabrese e Gianpiero Vento, affermato Chef del Truffle Bistrot del Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo. Con loro Gabriele Carenini, presidente regionale del Cipa-at, Alessandro Durando, presidente provinciale della Cia di Asti e Franco Serra, presidente dell’Associazione provinciale Allevatori.

“Interrogati” dai giornalisti astigiani Manuela Macario, Filippo Larganà e Luciano Cerrato, hanno spiegato come, quando e perché la carne bovina, con particolare riferimento a quella di razza piemontese, diventi un’eccellenza gastronomica impareggiabile, anche grazie all’attenta conduzione dell’Isola della Carne che ritiene da sempre il benessere animale (vitelli allevati in semibrado e pascolo per quattro mesi all’anno in alta montagna) un fattore determinante per ottenere grandi qualità e adeguati redditi aziendali.

Dai sistemi di cottura (poco in vaso, mai nel microonde, lunghe cotture solo in alcuni casi, meglio forno o bollitura, magari separata) agli abbinamenti consigliati ma anche a rischio (tanta verdura, patate mai fritte, tanto olio, poco burro e nel caso solo a crudo), ne è risultato un quadro informativo di piccole e grandi pillole di saggezza nutrizionale e di cucina di forte interesse, tanto da stimolare il pubblico a qualche imprevisto ma apprezzato applauso a scena aperta.

La Giornata è proseguita con il sempre affollatissimo Pranzo in cascina che sarà ripetuto domenica 15 (già tutto esaurito) e domenica 22 ottobre. Il menu: Carne cruda “battuta” alla piemontese, Insalata capricciosa, Girelle verdi, Tajarin al sugo di salsiccia, Bollito misto piemontese con il “bagnetto” verde, Torta di nocciole con zabaglione. Vini dei produttori della Val Tiglione. Costo 20 euro. Prenotazioni allo 0141.958203.