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Il digestato da biogas ammesso in agricoltura bio


Le modifiche del regolamento CE riguardano anche i concimi e gli ammendanti del terreno. In base alle raccomandazioni formulate dall’EGTOP (Expert Group for Technical advice on Organic Farming) le sostanze da digestato da biogas sono conformi agli obiettivi e ai principi dell’agricoltura biologica.
“Le sostanze digestato da biogas, proteine idrolizzate da sottoprodotti di origine animale, leonardite, chitina e sapropel – recita il regolamento – sono conformi agli obiettivi e ai principi dell’agricoltura biologica, tali sostanze dovrebbero essere incluse nell’Allegato I del regolamento CE n. 889/2008 per essere impiegate a determinate condizioni”.
Dopo la riga relativa a «miscela di materiali vegetali compostata o fermentata» dell’Allegato I del regolamento CE n. 889/2008 è inserita la riga seguente: «Digestato da biogas contenente sottoprodotti di origine animale codigestati con materiale di origine vegetale o animale… non devono provenire da allevamenti industriali. I processi devono essere conformi al regolamento (UE) n.142/2011 della Commissione. Non applicabili alle parti commestibili della coltura».
Con queste ulteriori precisazioni, si presentano nuove soluzioni per le aziende agricole che operano nel settore biologico. Prima fra tutte la possibilità di avere a disposizione un prodotto fertilizzante, il digestato da biogas, ottenuto dalla fermentazione anaerobica di matrici organiche generalmente liquami zootecnici che avviene negli impianti di biogas. Tale prodotto è in grado di apportare sostanza organica al terreno e sostanze nutritive alle coltivazioni. Questo è un aspetto di grande importanza per le aziende agricole biologiche. La possibilità di impiego del digestato da biogas si prefigura come una valida alternativa all’impiego di letame o di liquame che come indicato dai regolamenti comunitari deve provenire da allevamenti estensivi. Il digestato da biogas è un prodotto con elevate caratteristiche ammendanti, elevato livello di stabilità in quanto ha subito un processo di digestione anaerobica da parte dei batteri e sicuramente sano dal punto di vista dei possibili residui di farmaci o sostanze di sintesi eventualmente presenti nelle deiezioni animali in quanto completamente degradate dal lungo periodo di disgregazione microbica. Il processo biologico della fermentazione dà luogo ad una riduzione del contenuto in sostanza secca ed in carbonio e del rapporto C:N, a fronte di un aumento del valore di pH e della percentuale di azoto ammonico. Ulteriori vantaggi tipici del digestato da biogas sono rappresentati dall’igienizzazione del materiale di partenza, e di fondamentale importanza la devitalizzazione della maggior parte dei semi delle malerbe durante la fermentazione. Inoltre l’economicità di trasporto che permette di veicolare dagli impianti di biogas ai terreni soltanto sostanza prontamente utilizzabile senza i quantitativi di acqua normalmente presenti nelle deiezioni animali che possono anche determinarne uno scadimento qualitativo con l’eccessivo dilavamento dell’azoto al campo e delle altre sostanze nutritive in esse presenti.
L’impiego del digestato può essere interessante in diverse coltivazioni condotte in biologico prime fra tutte quelle cerealicole dove l’apporto in quantitativi adeguati determinerebbe un sicuro incremento dei parametri qualitativi della granella a partire dalle concentrazioni proteiche con un aumento dei valori di W. Valori elevati ricercati dai mulini che la normale gestione biologica dei terreni troppo spesso non porta a raggiungere a scapito della qualità e di una ridotta remunerazione alle aziende agricole. Le aziende infatti aderendo ai contratti di filiera appositamente strutturati da Terramica vedono riconosciuti in base ai parametri qualitativi dei premi supplementari rispetto ai bollettini delle borse granarie di riferimento.

(Fonte: Coldiretti)