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La Forestale in Piemonte scopre la Caverna Comando


Durante l’ultimo periodo, i forestali della Regione, con la squadra 112 della Valle Stura, costituita da quattro persone e coordinata da Riccardo Costa, hanno effettuato alcuni interventi nel Comune di Vinadio.

Nella parte alta del Forte Albertino, il monumento simbolo della cittadina, è stato scoperto un nuovo locale di grande valore storico. Si tratta della Caverna Comando: una galleria utilizzata dai residenti nella Seconda Guerra Mondiale per ripararsi dai bombardamenti aerei. L’entrata, però, era totalmente coperta di vegetazione. I forestali l’hanno pulita, ridando accesso e dignità al luogo.

Parecchio lavoro, poi, è stato fatto lungo quattro sentieri alpini e sterrati della zona, molto suggestivi eutilizzati dagli escursionisti tra i quali numerosi francesi. Uno è il sentiero Sant’Anna-passo Tesina-borgata Callieri.

Si parte dal parcheggio sopra il Santuario di Sant’Anna di Vinadio, dove finisce l’asfalto, a 2060 metri di quota, si raggiunge il lago di Sant’Anna (2180 metri di altitudine), con la salita fino a passo Tesina (2400 metri sul livello del mare) e la successiva discesa alla borgata Callieri (1450 metri di quota). Per uno sviluppo di 8000 metri.

Un altro è il sentiero Lago di San Bernolfo/Laus-colle Guercia. Partenza dal lago Laus (1924 metri di altitudine), sopra il rifugio, e arrivo ai 2400 metri del colle Guercia. Dopo 2100 metri di percorso.

Il terzo è il sentiero passo Tesina-passo del Bue. Da Capanna Tesina (1945 metri sul livello del mare) si arriva all’omonimo passo (2400 metri di quota), si prosegue nel vallone Gorgia dei Laghi per raggiungere passo del Bue (2600 metri di altitudine): a breve distanza dal confine con la Francia. La lunghezza è di 1600 metri.

Infine, sono state eseguite opere di ripristino sul sentiero Forte Neghino-Castellar delle Vigne. Dall’ultimo tornante della strada che da Vinadio sale a Forte Neghino, a 1160 metri di quota, si imbocca il percorso che raggiunge la frazione Castellar delle Vigne (1000 metri di altitudine). Dopo 1600 metri di cammino.

Lo sviluppo complessivo dei sentieri in cui i forestali della Regione hanno operato è di 13.300 metri. In seguitoal loro ripristino la larghezza media calpestabile è diventata di 60-80 centimetri. Cosa è stata fatto? A rispondere è Costa. “Abbiamo – dice – eseguito tutti i lavori che ostacolavano il passaggio delle persone: dal taglio della vegetazione arborea e arbustiva alla zappatura delle zone invase dall’erba; dallo spostamento delle pietre cadute lungo il percorso per le intemperie metereologiche al ripristino del manto calpestabile”.

Le maggiori difficoltà riscontrate? “Come sempre, con la manutenzione effettuata in quota, tutti i lavori vengono eseguiti totalmente a mano: dal trasporto delle attrezzature e, quando serve, del materiale, agli interventi concreti. Nel caso di questi sentieri, la sistemazione del piano di calpestio è avvenuta usando zappe, pale e picconi. Chi è impegnato nelle opere ama veramente la montagna e ci mette tanto impegno e molta passione”.

Tutti i lavori sono stati finanziati con fondi regionali. Il Comune di Vinadio, che ha chiesto gli interventi, fornisce in comodato d’uso gratuito ai forestali della Valle Sturaun magazzino-deposito all’interno del complesso Albertino.
L’assessore regionale alle Foreste, Alberto Valmaggia, è soddisfatto:“Un ottimo lavoro che rende un buon servizio alla comunità, ripristinando un ingresso al Forte e quattro sentieri di importante interesse turistico”.